PROGETTO AB-USO

Progetto Ab-uso/Due testi di Tim Crouch
Grazie ai testi di Tim Crouch, accademia degli artefatti approfondisce l’indagine sui meccanismi della comunicazione e del linguaggio, territorio dove si costruisce l'idea di realtà e dove si contratta continuamente il concetto di verità e finzione. Questo percorso, già condotto attraverso i testi di Crimp, Kane, Pirandello e Handke, viene declinato, questa volta in modo in qualche modo addirittura ‘didattico’, grazie a questi due piccoli esperimenti teatrali, prodotti della scrittura caustica e acuta di Tim Crouch: AN OAK TREE e MY ARM. Questi di Crouch sono testi illuminanti sul tema dell’arte e del teatro, sul senso della rappresentazione, sulla esposizione emotiva e sul suo controllo. Ma sono prima di tutto due dispositivi drammaturgici che obbligano gli attori in scena a continuamente ri-pensare se stessi e il proprio posizionamento sempre al confine tra la realtà e la finzione, e che chiedono di stabilire, e poi contrattare scenicamente, un rapporto con lo spettatore che sia di complicità di pensiero: solo lo spettatore può così ricostruire la rappresentazione mettendo insieme i pezzi di cui gli attori stessi non possono essere consapevoli. Lo spettacolo diventa un territorio comune tra attori, testo e pubblico. Pasolini diceva: Gli attori e il regista non vogliono dare scandalo agli spettatori, ma con loro è fuori che bisogna darlo. Due atti di potere esercitati attraverso il linguaggio, due abusi (linguistici, culturali, teatrali): nei confronti dell’autore e del regista che rischia il suo prodotto ogni sera affidandolo ad interpreti che non lo conoscono affatto; nei confronti degli attori a cui è richiesto un lavoro intelligente e pericoloso, su un territorio drammaturgico sempre viscido e ripido; nei confronti degli spettatori portati a vedere cose vere solo nella loro non verità, eppure dolorose e incredibili; nei confronti della vita, mutilata, fatta merce e linguaggio, e solo così assurta a valore condivisibile. nei confornti del reale - perchè quello che succede, nella realtà come sulla scena, è tutto vero ma impreciso, è tutto falso ma reale, un ipnosi.

“Essere favorevoli o contrari relega in luoghi pericolosamente chiusi;entrare nel meccanismo, comprenderlo, condividerne questa comprensione mai definitiva: questa è, forse, una possibilità di sovversione. Cogliere la più piccola verità possibile, e dilatare tempo e spazio per accogliere un pensiero sempre consapevole. Indagare il testo come fosse la trama del reale. Spostare continuamente i piani di coinvolgimento degli attori e dello spettatore, alternando momenti spettacolari e momenti di apparente realtà e documentazione. La continua non coincidenza tra la realtà delle cose e la realtà che si osserva, è la suggestione che più ci interessa”. [Fabrizio Arcuri]

Accademia degli artefatti ha debuttato con l’intero progetto nel 2007 al Festival di Santarcangelo, portando poi in scena per l’intera prima stagione i due testi (a repliche alternate o anche due repliche in un giorno, una di My Arm e una di An Oak tree). Dal secondo anno di tournè in poi i due spettacoli sono stati proposti e presentati separatamente.

Tim Crouch
È attore e autore teatrale. La sua prima piece, My Arm (Il mio braccio) ha debuttato a Edimburgo nel 2003 e da allora è in tournèe in tutto il mondo. L’adattamento televisivo di My Arm per la BBC ha vinto il Prix Italia come miglior adattamento teatrale nel 2005. Da quando ha iniziato a scrivere, Tim Crouch ha completato una trilogia di messinscene teatrali di Shakespeare per il festival di teatro per ragazzi di Brighton: I, Caliban,(Io Calibano), I, peaseblossom (Io, fiordipisello) e I, Banquo (Io, Banquo). Il National Theatre gli ha commissionato Shopping for shoes (Comprando scarpe) che è stato in tournée per tuttto il Regno Unito e che è tuttora in tournèe con la compagnia Visible Fictions. Nel 2006 ha terminato una commissione del Plymouth Theatre Royal e del Polka Children’s, Kaspar the Wild (Kaspar il selvaggio) e subito dopo una pièce per adulti gli è stata commissionata dal Traverse Theatre di Edimburgo, England. An Oak Tree (Una quercia) ha debuttato nell’agosto del 2005 e ha vinto il Glasgow Herald Angel Award. Da allora è stata in tournèe in 14 paesi diversi. Tim Crouch è membro associato della compagnia newyorchese Franklin Stage Company con cui ha interpretato i ruoli di Petruccio nella Bisbetica domata, Malvolio nella Dodicesima notte, Prospero nella Tempesta e Vania nell’opera di Cechov. E’ docente associato del National Theatre e tiene seminari in tutta Europa. I suoi lavori rimandano per molti aspetti a certi esiti della performance art, territorio a cui l’autore torna anche più esplicitamente con lo spettacolo An Oak Tree ispirato a un’opera dell’artista britannico Michael Craig-Martin; e non a caso è stato presentato alla Tate Modern.

 

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