IL MISANTROPO (2008)

Il Misantropo
di Martin Crimp
Traduzione: Pieraldo Girotto
Regia: Fabrizio Arcuri
Luci: Diego Labonia
Scene e costumi: Rita Bucchi
Con: Miriam Abutori, Matteo Angius, Roberto Latini, Gabriele Benedetti, Daria Deflorian, Pieraldo Girotto, Anna Rispoli, Roberta Rovelli, Danilo Puzello.
Organizzazione/Ufficio stampa: Miguel Acebes
produzione accademia degli artefatti/08
in collaborazione con Teatro Stabile d’Innovazione Florian – Pescara; Bassano Opera Festival – Bassano del Grappa; Teatro Dimora – Arboreto – Mondaino; Festival Internazionale Santarcangelo dei Teatri.
Con il sostegno e il patrocinio di British Council


“Il Misantropo” costituisce una tappa del progetto di accademia degli artefatti Dress Code: Reality (2003-in corso); il progetto indaga la natura molteplice della realtà smontando e rivoltando rapporti umani, tragedie quotidiane, comunicazione mediatica e prodotti dell’industria culturale.

Quello che viene presentato di questo complesso testo di Martin Crimp è il primo stadio di approccio: il lavoro dell’attore. Partire da un vuoto per incontrare la persona, per incontrare poi sulla scena attraverso le relazioni gli attori e i personaggi che questi testi costringono ad essere, nel tentativo di rintracciare una possibilità di confronto con dinamiche non psicologiche che d’altronde sia Molière che Crimp mal sopporterebbero. Si tratta di testi che si pongono un problema sul linguaggio e di conseguenza è il linguaggio che stiamo tentando di rintracciare. Nessuna messa in scena, solo il testo (rigorosamente rispettato) e le relazioni che gli attori costruiscono al momento nell’incontrarsi; questo inevitabilmente determina una fluttuazione della durata. Entrambi i testi originariamente sono in rima e le traduzioni e il lavoro fatto ne tengono conto in modi diversi. Allo spettatore si richiede solo la complicità di non cercare una forma né una compiutezza che uno studio non vuole e non può avere. Delle oltre 5 ore e 30 di materiale grezzo tratto da alcuni atti dei 10 complessivi ogni giorno verranno presentate solo alcune delle fasi di lavoro della durata orientativa di due ore e venti.

Dopo una lunga gestazione di approfondimenti, studi e conferenze lo spettacolo potrà essere presentato al suo debutto nella primavera estate del 2008.



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